Palmanova, la città stellata

Palmanova e la Serenissima

All’inizio del XV secolo la Repubblica di Venezia, stato che precedentemente era in gran parte composto da zone costiere e isole, iniziò ad espandersi nella terraferma. Nella prima parte del XVI secolo la Serenissima raggiunse la sua massima estensione; i domini veneziani includevano infatti: il Veneto, il Friuli, la Lombardia orientale, il litorale romagnolo, l’Istria, la Dalmazia, il Peloponneso, le Isole Ionie, le Isole Egee, Creta, Cipro, parte del territorio del Bosforo.

Per prevenire eventuali incursioni austriache, milanesi e ottomane, la Repubblica di Venezia decise di iniziare la costruzione di diverse fortezze difensive nei suoi territori, avvalendosi di abili ingegneri e architetti militari. La posizione in cui è collocata Palmanova, nella pianura friulana, è strategica: permette di tenere sotto controllo possibili attacchi sia austriaci che turchi.

Il 7 ottobre 1593 venne dunque posata la prima pietra per la costruzione di Palmada (antico nome della città, che verrà ribattezzata Palmanova da Napoleone Bonaparte). La data non è casuale, infatti è l’anniversario della Battaglia di Lepanto del 1571, in cui un’alleanza di potenze cristiane aveva sconfitto gli apparentemente invincibili Turchi; era un monito per gli Ottomani, i quali in quel periodo volevano espandersi nell’Europa centrale.

La città stellata

Il progettista principale fu Giulio Savorgnan, sebbene c’è chi ipotizzi un contributo di Leonardo da Vinci. Secondo la tradizione, quando cinque provveditori veneziani vennero inviati sul luogo per definire i dettagli della realizzazione, scoppiò un violento temporale e, non appena si rifugiarono in una cappella poco distante, sul volto di uno di essi cadde una ragnatela. Da qui nacque dunque l’idea di una pianta così particolare.

Bisogna però tenere in considerazione altri due fattori prima di giungere alla spiegazione della forma di stella a nove punte della città. In primis i validi esperti militari sapevano che delle mura perpendicolari agli assedianti avrebbero resistito poco, in caso di utilizzo di cannoni; con delle mura angolate le palle metalliche avrebbero colpito di striscio le fortificazioni e sarebbero scivolate. In secondo luogo il periodo storico durante il quale la fortezza fu realizzata era il Rinascimento, un tempo in cui si prediligevano le armoniose forme geometriche in ogni aspetto dell’arte, inclusa l’architettura e quindi l’urbanistica; si venne a creare il concetto di città ideale ben espresso nell’anonimo dipinto, di cent’anni precedente, conservato ad Urbino.

Architettura

Città di fondazione, Palmanova fu dotata di un fossato, nove baluardi, tre porte d’accesso, diciotto strade radiali, una piazza perfettamente esagonale. Il numero 3 ed i suoi multipli si ripetono ovunque nell’architettura cittadina; ciò è ben osservabile guardando dall’alto la fortezza.

Insieme alle tre monumentali porte d’accesso (Porta Aquileia, Porta Udine, Porta Cividale) vi erano ben trentatré falseporte, ovvero copie delle porte d’accesso poste in posizioni più evidenti, che conducevano a trappole mortali; ad oggi ne rimangono poche.

Il Museo storico militare, presso Porta Cividale, contiene cimeli risalenti ad un periodo che va dalla fondazione di Palmanova alla Seconda Guerra Mondiale; vi è inoltre il Museo civico storico, ove sono raccolte testimonianze della storia veneziana, napoleonica, austriaca e italiana della città stellata.

Al centro della fortezza si trova Piazza Grande, uno spazio esagonale sul quale si innalza lo stendardo, simbolo della città. Su di essa si affacciano tutti i principali edifici, tra i quali il Duomo, esempio di architettura veneziana.

Palmanova nel mondo

Palmanova è stata dichiarata monumento nazionale ed è candidata come patrimonio dell’umanità presso l’Unesco.

A Palmanova sono ispirate innumerevoli fortezze in Italia ed in tutta Europa, in ogni periodo storico, tra le quali la fortezza di San Pietroburgo, influenzata dal Rinascimento italiano.

Se vuoi organizzare un viaggio a Palmanova e vicinanze, ti rimando a questo articolo.

Pubblicato da Cristiano Minelli

Classe 1999, vivo nella meravigliosa Franciacorta (Brescia). Dal 2018 frequento il corso di laurea in ingegneria gestionale presso l'Università di Brescia. Ho aperto questo sito nel 2014 con un mio amico, sperando di poterci fare soldi... ad oggi i soldi non si sono ancora visti. Sono un grande appassionato di viaggi sin da quando ero piccolo, perché ho sempre avuto la possibilità di visitare posti nuovi.

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